MONOTRAL: un TRALICCIO su ruote!

28.08.2017

La Viberti fu una delle prime industrie di settore a progettare autoveicoli a "struttura portante" senza più i vincolo dei telai a longheroni tipici del periodo. La struttura progettata era estremamente più leggera e robusta rispetto a quella tradizionale a telaio. E garantiva anche una rigidità superiore in quanto tutto il sistema contribuiva a creare solidità. 

Monoscocca a Traliccio: MONOTRAL

Trasparente che mostra la struttura monoscocca a traliccio: il MONOTRAL
Trasparente che mostra la struttura monoscocca a traliccio: il MONOTRAL

Il vanto dell'azienda.

Il Monotral era la definizione che dava la Viberti alle sue strutture. Si trattava di un complesso di profilati di varie sezioni e grandezze saldati tra loro fino a costruire un intersecazione simile ad un traliccio dell'alta tensione. Il peso delle parti era ridotto in quanto erano tutte cave, ma grazie alla saldatura ad elettrodo di tutto il complesso di parti si otteneva una maggiore solidità. 

Un altra caratteristica positiva del Monotral era quella di essere modulare. Ogni autobus era diviso in "moduli" di una data lunghezza. L'aggiunta di più moduli saldati tra loro consentiva di creare automezzi più lunghi secondo le esigenze e le richieste dei clienti. Oltretutto consentiva di abbassare i pianali di carico, o implementare la grandezza degli allestimenti perchè non vi erano più i longheroni longitudinali a fare da ingombro

Da brochure Viberti, telaio snodato
Da brochure Viberti, telaio snodato

Telaio tradizionale

Nell'immagine sopra è visibile un telaio tradizionale di costruzione Viberti fino al 1952 anno in cui si passò al Monotral.. Il telaio a longheroni era il sistema maggiormente usato dagli allestitori, che spesso compravano direttamente la meccanica ed il telaio dai vari costruttori (Fiat, Lancia, Alfa Romeo, Leyland, Mercedes, OM, ecc..) e su questi costruivano il loro autoveicoli. Logicamente questa soluzione era più semplice in quanto la struttura del veicolo era praticamente già pronta (un telaio era anche in grado di muoversi autonomamente) in quanto già dotata di tutto il necessario per funzionare. Ma logicamente era costosa e poi aveva dimensioni pressochè standard. Il telaio in alto è di derivazione Fiat 680Rn. E' l'antenato de Viberti Cv10 che invece è un 682Rn2 ma che è già costruito su monoscocca. La curiosità della foto è che è già presente il sistema a "volta corretta" del terzo asse e la ralla centrale in trasparenza che lascia intravedere il complicato sistema di riallineamento del settore centrale rispetto ai due tronchi dell'autobus.

Anno 1959: nasce Re Gino con lo scheletro Monotral!

Trasparente del Monotral del Cv10
Trasparente del Monotral del Cv10

SPINA DORSALE A PEZZETTI!

Ecco una vista laterale in trasparenza dello scheletro del Viberti CV10. Non solo il CV10 era costruito su questa base, ma buona parte degli snodati Viberti dal 1955 in avanti. In foto è possibile notare come la costruzione del telaio Monotral sia un ripetersi di parti identiche. Semplificazione di costruzione, e flessibilità. Un ottimo modo per fare economie di costruzione. I gruppi meccanici che venivano comprati direttamente da grandi costruttori erano fissati al Monotral col medesimo sistema in cui erano fissati negli automezzi prodotti direttamente dalle grande industrie. Tanto che il cliente che comprava un Viberti/Fiat, o Lancia o Alfa Romeo, andava in assistenza proprio ai centri autorizzati della casa madre.

Nella parte centrale è visibile la modalità in cui il rimorchio è attaccato ed appoggia sopra il tronco motrice. In teoria i due tronconi sono INSCINDIBILI. Ma comunque il rimorchio è dotato di un suo numero di telaio che riprende quello della motrice ma col primo numero aumentato di un unità.

18 METRI DI TRALICCIO SU 3 ASSI!

Sezione laterale del Monotral del Cv10
Sezione laterale del Monotral del Cv10

FETTA DI AUTOBUS!

In questa sezione laterale è possibile vedere come il sistema di profilato scatolato è stato posizionato per ottenere la struttura di base del pianale. A sinistra dell'immagine si nota il sistema di ancoraggio di tutta la sospensione e assale posteriore sul tronco rimorchiato. Quest'ultimo è sterzante. Nelle due immagini si vedono anche le centine che compongono la struttura dell'ambiente passeggeri: anche questa contribuiva alla rigidità strutturale dell'insieme ed era parte integrante del Monotral

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